Emilia Papafava apparteneva a una delle famiglie più importanti della città, imparentata con i da Carrara, signori di Padova nel Trecento, e nel 1627 era andata sposa a Troiano Borromeo. La nobildonna indossa un elegante abito, impreziosito da un ampio colletto di pizzo, da ricami e da un ricco corredo di gioielli. Il pittore Tiberio Tinelli adotta lo schema frontale a figura intera; tuttavia l'impercettibile torsione verso destra per chi guarda, suggerita dal braccio piegato sul fianco, riesce a infondere un senso di spontaneità alla rigidezza del ritratto ufficiale. L'immagine, che rientra nella tipologia del "ritratto da pompa", mette in evidenza la posizione economica e sociale della Papafava, ma anche il suo carattere volitivo. La luce rende diafane le carni e illumina gioielli e pizzi, in particolare l'ampio colletto di ispirazione olandese descritto minuziosamente dal pittore.   
			
			
			
								
							
								
												
			
												
												Materiale e Tecnica
						Olio su tela
 
				
								
					Dimensioni
					Altezza: 226,5  cm 
Larghezza: 120 cm 
				  
								
												
								
				
								
				
								
								
				
								
								
								
								Stato di conservazione
						Buono