Stele funeraria di Doroteo e Nice, in marmo greco (nell'Inventario della raccolta lapidaria del museo si parla di marmo pario).
			Riquadro esterno: a forma di facciata laterale di un tempio: l'architrave, occupata dall'iscrizione (h. iscrizione: cm 2,00-2,30), è retta da due semicolonne scanalate, mentre il coronamento, assai rovinato, consisteva di quattro antefisse. I capitelli, dalla forma inconsueta, richiamano i capitelli palmiformi egiziani e quelli a forma di loto e e acanto riferibili all'arte greco-romana.
Riquadro interno (h. riquadro: cm 106; lungh. riquadro: cm 53): figure di Doroteo e della figlia Nice, ateniesi del demo di Melite, come riporta l'iscrizione. In conformità col costume greco, ed in discordanza con quello romano, l'uomo occupa il posto d'onore, a sinistra della composizione. Doroteo, dal volto fortemente idealizzato e dall'acconciatura dal gusto ellenizzante, è vestito di un chitone su cui è elegantemente drappeggiato un himation, calza dei sandali, mentre tiene nella mano sinistra un rotolo sottile. Nice, stante sulla gamba destra come il padre, appoggia la mano destra sulla spalla sinistra del genitore: gesto che intende sottolineare il legame affettivo tra le due figure. La figura femminile indossa il chitone, cinto sotto il seno da una doppia cintura, secondo una moda che sembra risalire al IV secolo a.C., sul chitone poggia un mantello. 
			
			
			
							
								
												
			
								Ambito Culturale
						Ambito greco, Attica
 
												Cronologia
						I secolo d.C., prima metà sec.
 
												Materiale e Tecnica
						Marmo greco / scultura a bassorilievo e incisione
 
				
								
					Dimensioni
					Altezza: 185 cm 
Larghezza: 75 cm 
Spessore: 14,5 cm 
				  
								
												
								
				
								
				
								
								
				
								Collocazione
						Museo Archeologico
sala VIII; settore 1
 
								
								
								
								Stato di conservazione
						Mutilo
 
								
								
								Specifiche di reperimento
						La provenienza è sconosciuta. Essa si trovava murata nella facciata della casa Bassani a S. Giovanni in Padova.
 
								
								
								
				
								
								Osservazioni
						Il tipo di figura panneggiata femminile che si riscontra nell'iconografia di Nice, sorto molto probabilmente nell'arte figurativa greca del periodo classico, fu ripreso in età ellenistica e ripetuto con notevole frequenza, seppur con lievi varianti, su statue e rilievi di età romana, anche d'ambito funerario. L'acconciatura di Nice è semplice e sobria, e comunissima nei ritratti femminili delle stele attiche del I sec. d.C.: i capelli sono spartiti in mezzo alla fronte e ordinatamente raccolti in un nodo molto basso, che scende sulle spalle, salvo una ciocca che forma un ricciolino sulla guancia. La stele manifesta la mano di un artigiano di non altissime qualità artistiche, non privo però di gusto compositivo ed educato ai valori classici.
La stele è stata inventariata all'interno del Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927.