Ara funeraria cilindrica in marmo greco delle isole. 
			Essa è costituita da un fusto cilindrico che poggia su una base molto semplice, formata da un tondino, cui fanno seguito un echino non molto svasato e una gola rovesciata. La faccia superiore è piana e liscia, mentre nel toro di base sono ben visibili i fori di incasso delle grappe che fermavano il fusto cilindrico alla base. L'altare è adornato da una corposa ghirlanda a foglie romboidali, accentuatamente stilizzate, tenute insieme da una larga fascia, ben visibile nella parte inferiore dell'arco, che si appoggia sopra quattro bucrani dal muso stretto e allungato. La protome di bue scarnificata non è molto frequente in ambito greco, dove è più comune la testa dell'animale resa al naturale. 
Nella parte inferiore dell'altare sono incisi il nome (h. lettere: 2,5 cm) della defunta, Thallis, cui si riferisce tale segnacolo funerario, e, una riga a capo (h. lettere: 2,8-2,3 cm), una formula beneaugurante. 
			
			
			
							
								
												
			
								Ambito Culturale
						Ambito greco
 
												Cronologia
						Età romana, inizio sec.
 
												Materiale e Tecnica
						Marmo greco delle isole / scultura a bassorilievo e incisione
 
				
								
					Dimensioni
					Altezza: 39 cm 
Diametro: 29 cm 
				  
								
												
								
				
								
				
								
								
				
								Collocazione
						Museo Archeologico
sala VIII
 
								
								
								
								Stato di conservazione
						Integro
 
								
								
								Specifiche di reperimento
						L'ara funeraria proviene da Rodi, fu donata al Museo nel 1926 dalla Sign.ra Bona Maria Favaro, ved. Appiani.
 
								
								
								
				
								
								Osservazioni
						Si segnala come nell'Inventario della raccolta lapidaria del Museo (Catalogo Illustrato del Lapidario dal 1897 al 1927), oltre al numero di inventario 617 è apposto in rosso, tra parentesi, il numero 111555, probabilmente numero d'ingresso con cui si identifica il pezzo nell'elenco della Biblioteca Civica.