Sotto il piede sinistro è presente un forellino per l'alloggiamento di un pernetto moderno che serviva a fissare la statuina ad una base. Sotto il tallone destro è presente una traccia di saldatura.
La superficie del bronzetto presenta una patina di colore verde chiaro con trasparenze scure, qualche granulo di terriccio qua e là, soprattutto tra gli interstizi dei capelli.
Sono evidenti tracce di limatura soprattutto sulle gambe.
			La dea si presenta nuda, stante sulla gamba destra che avanza leggermente, la sinistra invece, flessa, è leggermente spostata all'indietro; i piedi sono solo abbozzati. Le braccia sono staccate dal corpo e portate in avanti: il destro ha l'avambraccio spostato verso l'esterno, con la mano aperta e rivolta verso l'alto, il sinistro, incompleto, è piegato a squadra. Il petto presenta seni poco pronunciati, la vita è robusta, l'ombelico è reso da un incavo circolare. 
La testa è rivolta verso destra, il volto è ovale, il mento appuntito, la bocca piccola e socchiusa, il naso è regolare, gli occhi sono poco infossati e ben aperti, la pupilla è indicata con un puntino impresso. I capelli divisi sulla fronte da una scriminatura sono costituiti da grosse ciocche ondulate che lasciano scoperte le orecchie e si raccolgono in una crocchia; il resto della chioma invece è pettinato aderente al cranio nella parte posteriore (acconciatura tipica del IV sec. a.C.).
			
			
			
							
								
												
			
								Ambito Culturale
						Ambito romano
 
												Cronologia
						II sec. d.C. sec.
 
												Materiale e Tecnica
						Bronzo a fusione piena
 
				
								
					Dimensioni
					Altezza: 9,5 cm 
Larghezza: 5,7 cm 
				  
								
												
								
				
								
				
								
								
				
								Collocazione
						Museo Archeologico
Sala II-bronzetti, vetrina 4
 
								
								
								
								Stato di conservazione
						Mutilo
 
								
								
								Specifiche di reperimento
						Rinvenuta a Bertipaglia di Maserà (Padova) nel 1870.
 
								
								
								
				
								
								Osservazioni
						Le forme del corpo (parte superiore molto mascolina e muscolatura solida) rimandano alla severità delle forme classiche; la pettinatura richiama un tipo del IV sec. a.C., anteriore a Prassitele.
La figura è riconducibile al tipo di derivazione ellenistica della cosiddetta Venere con la mela.